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29.04.2010
IL DIRITTO AL DELIRIO

Un contributo di Eduardo Galeano

Riceviamo e pubblichiamo questo interessante contributo di Eduardo Galeano

"Le Nazioni Unite hanno proclamato un’estesa lista di diritti umani; però la stragrande maggioranza dell’umanità non ha nulla di più che il diritto di vedere, ascoltare e tacere
Che cosa succederebbe se incominciassimo ad esercitare il mai proclamato diritto di sognare? Se potessimo delirare per un istante?

Fissiamo lo sguardo un po’ più in là dell’infamia, per immaginare un altro mondo possibile: l’aria sarà pulita da tutti i veleni provenienti dalle paure e dalle passioni umane; nelle strade le automobili saranno calpestate dai cani; la gente non sarà guidata dalle automobili, né sarà programmata dai computer, né comprata al supermercato, né guardata dalla televisione; la televisione cesserà di essere il membro più importante della famiglia e sarà trattata come il ferro da stiro o la lavatrice; la gente lavorerà per vivere invece di vivere per lavorare.
Ai codici penali verrà aggiunto il delitto di stupidità, che commettono coloro i quali vivono per possedere e guadagnare, invece di vivere per vivere, così come canta il passero senza sapere che cosa canta e come gioca il bambino senza sapere cosa gioca; in nessun paese verranno arrestati quei giovani che rifiutano di compiere il servizio militare bensì coloro che desiderano compierlo; gli economisti non chiameranno “livello di vita” il livello di consumo, né chiameranno qualità di vita la quantità di cose che si possiede.
I cuochi non crederanno che alle aragoste piaccia che le si cucini vive; gli storici non crederanno che ai paesi piaccia essere invasi; i politici non crederanno che ai poveri piaccia mangiare promesse; si cesserà di credere che la solennità sia una virtù; e nessuno prenderà sul serio qualcuno che non sia capace di ridere di sé stesso.
La morte e il denaro perderanno i loro magici poteri, e né da morto né per fortuna la canaglia si convertirà in uomo virtuoso; nessuno verrà considerato un eroe né uno sciocco per il fatto di compiere ciò che crede giusto e non ciò che gli conviene; il mondo allora non sarà in guerra contro i poveri ma contro la povertà, e l’ industria bellica non avrà altro rimedio che dichiararsi in fallimento; il cibo non sarà una mercanzia né la comunicazione un affare, perché il cibo e la comunicazione sono diritti umani; nessuno morirà di fame, perché nessuno morirà di indigestione.
I bambini di strada non saranno trattati come se fossero spazzatura, perché non ci saranno bambini di strada; i bambini ricchi non saranno trattati come se fossero denaro, perché non ci saranno bambini ricchi; l’educazione non sarà un privilegio di chi può pagarla; la polizia non sarà la maledizione di chi non può comprarla; la giustizia e la libertà, gemelle siamesi condannate a vivere separate, torneranno ad unirsi, ben attaccate, spalla a spalla; una donna nera sarà la presidentessa del Brasile e un’altra donna nera sarà presidentessa degli Stati Uniti di America; una donna India sarà la governatrice del Guatemala e un’altra del Perù; in Argentina le pazze di Plaza de Mayo saranno un esempio di salute mentale, perché loro si sono rifiutate di dimenticare, in tempi di amnesia obbligatoria
La Santa Madre Chiesa correggerà gli errori di stampa delle tavole di Mosè e il sesto comandamento ordinerà di festeggiare il corpo; la stessa Chiesa detterà un altro comandamento che era stato dimenticato da Dio  “Amerai la natura, di cui sei parte”.

Saranno riforestati i deserti del mondo e i deserti dell’anima; i disperati saranno aspetttati e i perduti saranno ritrovati perché sono loro che si sono disperati dal tanto aspettare e coloro che si perdettero dal tanto cercare, saremo compatrioti e contemporanei di tutti coloro che avranno volontà di giustizia e volontà di bellezza, che siano nati dove siano nati e che abbiano vissuto quando hanno vissuto, senza che importino le frontiere di una mappa o del tempo; la perfezione continuerà ad essere il noioso privilegio degli dei; ma in questo mondo fregato, ogni notte sarà vissuta come se fosse l’ultima e ogni giorno come se fosse il primo."


Eduardo Galeano è un giornalista, scrittore e saggista uruguaiano. È una delle personalità più autorevoli e stimate della letteratura latinoamericana.

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