23.11.2009
A PROPOSITO DEL 2012
Profezie inventate o verità contraffate
Da molti anni viaggiamo per quelle terre che erano del mitico popolo dei Maya e che ancora oggi ne portano i segni e le tradizioni. Abbiamo intrecciato relazioni con i testimoni e attuali portatori di quelle conoscenze,e abbiamo avuto l'opportunità di approfondire il significato della loro cosmogonia e del loro calendario sacro.
Mesi fa, chiacchierando con uno degli anziani del Consiglio Intertribale d'America, rappresentante delle etnie Maya, gli abbiamo domandato che cosa pensava di fare lui e la sua famiglia in quella data fatidica di cui ora si parla molto.... il 21 dicembre del 2012. La sua risposta fu: "Porque hijos, que va a pasar?" (perchè figli miei, cosa succederà?)
Riportiamo qui di seguito l'interessante contributo di E.Palm che tratta l'argomento in maniera seria, competente e con l'intento di ristabilire la verità, sperando che sia utile a tutti coloro che vivono nell'ansia e nel panico di una ipotetica catastrofe, di un appuntamento apocalittico preannunciato, il 21 dicembre 2012.
Crediamo che chi sta diffondendo tramite i media tale informazione, o proponendo immagini holliwoodiane, utili solo a spargere ulteriore paura a un mondo che è già in preda a un grande senso di disorientamento e instabilità, non aiuti l'evoluzione umana, quando l'unico obiettivo per ognuno di noi è riproporre valori umanitari e spirituali capaci di ristabilire un piano di pace sulla nostra Madre Terra.
Perchè non parliamo di questo? Perchè non parliamo della profezia del Quinto Sole e dell'arrivo dell'Età dell'Oro?
Maurizio Balboni e Alessandra Comneno
Elizabeth Palm
Novembre 2009 Venerdì 13 novembre uscirà in tutto il mondo un film sul 2012, di taglio apocalittico, stile hollywoodiano. Il film narra una visione desolante, catastrofica che conferma quelle che vengono chiamate profezie maya e la relativa fine del mondo. L’obiettivo del film è fare in modo che la paura e la incertezza che si percepisce intorno all’anno 2012 raggiungano nuove proporzioni. Questo movimento castastrofista sta provocando oltre a un primo suicidio che è anche stato riportato dai giornali, una crescente angoscia che serpeggia nel mondo. Per questa ragione, specialisti di diverse discipline stanno assumendosi la responsabilità di informare la popolazione per chiarire e spiegare quanto gli argomenti che sostengono questo “movimento 2012” non abbiano fondamenta. www.2012hoax.org Gli scienziati sottolineano che l’annunciato allineamento galattico e gli allineamenti planetari http://www.2012hoax.org/planetary-alignment, così come il transito di Venere, sono eventi ricorrenti; il campo magnetico della Terra non è in aumento né si sta capovolgendo. http://www.universetoday.com/2008/10/03/2012-no-geomagnetic-reversal/ E neppure si intravede la presenza di un pianeta che venga a distruggerla http://fora.tv/2009/02/04/Neil_deGrasse_Tyson_The_Pluto_Files#Neil_deGrasse_Tyson_World_Will_Not_End_in_2012;
Gli antichi Maya non hanno profetizzato eventi spettacolari per questo tempo, si trova riferimento al Baktun 13 Ajaw solo nel monumento 6 de Tortughero, un sitio archeologico secondario. L’assenza di riferimenti conferma che per gli antichi Maya, questa data non aveva grande importanza, giacché essi usavano registrare costantemente e abbondantemente in monumenti e ceramiche, nei loro centri cerimoniali quelle date che per loro venivano considerate importanti. Il 2012, l’arrivo del Baktun 13 dentro del ciclo dei 20 che compongono un ciclo, non è presente. Incluso, per la sua natura ciclica, nessun calendario Maya termina nel 2012,quello che si osserva in una delle tavole geroglifiche del Tempio delle Iscrizioni in Palenque, è che il primo Piktun, l ciclo che segue l’attuale, chiamato Bak o Baktun, inizierà quando si completeranno i 20 Baktunes, in una data che equivale al 13 o 15 di ottobre del 4772 D.C. Questo concorda con i principi della matematica Maya, che è di tipo vigesimale, e con quello che sostiene il sistema denominato Conto Lungo.
Esistono molti vuoti di informazione, specialmente in relazione alla cultura Maya e la scienza, la astronomia, la geologia che hanno collaborato alla diffusione di informazioni non hanno un reale sostegno. Il fatto che questa informazione venga pubblicata in libri o in Internet non garantisce la sua verità come nel caso di qualunque prodotto, l’offerta, si sa, risponde alla domanda. E come si sa, in tempi di confusione, quando si può contare con informazioni terribili ......
MA PERCHE’ SI PARLA DI PROFEZIE MAYA SE NON LO SONO?
Non è strano sentir parlare di fenomeni apocalittici, sappiamo che abbondano nei miti, anche moderni, che descrivono o annunciano cataclismi terrestri e cosmici. In diversi momenti della storia, l’essere umano ha profetizzato che la fine del mondo doveva avvenire durante la generazione che lui stava vivendo. Il fenomeno che si crea intorno al 2012 non si distacca da questo. I miti che narrano ere di creazione e momenti di distruzione sono comuni a tutte le culture. Mircea Eliade, esperto en miti, ci segnala che: “i miti che descrivono eventi catastrofici sono serviti come base per i movimenti millenaristi e profetici, la catastrofe è anche il segnale che annuncia la ricreazione imminente del mondo.” L’essere umano, sempre, annuncia la fine, una fine accompagnata da sicure catastrofi, soprattutto quando lo stato attuale delle cose diventa insostenibile ed è necessario un cambio. I MAYA, i CAMBI E IL PIANETA TERRA Come ogni organismo vivo, la Terra è in continuo processo di cambio e adattamento, così è stato dalla sua origine e fino ad oggi, per cui è facile supporre che i cambi continueranno ad occorrere. Incluso, i cambi climatici hanno modificato la storia e lo sviluppo di diverse culture in determinati momenti, incluso quelle che hanno dato origine ai diversi fuochi di civilizzazioni nel pianeta. La cultura maya si considera la più avanzata civiltà d’America. Il collasso della chiamata epoca classica di questa cultura, fu fortemente influenzata dagli eventi climatici e dai cataclismi ecologici che si abbatterono sul territorio Maya, specialmente sulle chiamate “Terre basse del Sud”, causate in parte dalla attività umana e dallo sfruttamento delle risorse naturali, e in parte dai cambi climatici propri dell’ambiente terrestre. http://science.nasa.gov/headlines/y2009/06oct_maya.htm?list179960
Al caos ecologico, si aggiunse quello sociale e politico, che si trascinò dietro lo smantellamento di quelle città. Ma la cultura maya continuò a svilupparsi in altre parti del territorio come nelle terre basse del Nord (oggi penisola dello Yucatan) e nelle terre alte sia del Messico che del Guatemala, fino al momento dell’arrivo degli spagnoli.
Questo fenomeno ha visto la caduta di importanti città capitali di altre zone del Centro America come Teotihuacan nel centro del Messico e Monte Alban in Oaxaca. Attualmente il Pianeta Terra sta attraversando diversi cambi, alcuni provocati dall’essere umano, altri invece non sono altro che il risultato della sua propria natura e i principi che la reggono. La terra non cambierà solo perché noi, gli esseri umani la copriamo di cemento e costruiamo su di lei innumerevoli costruzioni. Quello che dobbiamo fare è imparare a vivere con i cambi così come porre riparo alle conseguenze dei nostri atti.
Il pianeta ha avuto e ha terminato di tenere ghiacciai, la sua temperatura è salita ed è scesa, si è trovata coperta di cenere che ha ostacolato i raggi del sole per periodi lunghi più di migliaia di anni, evento che ha portato con sé la estinzione di innumerevoli specie, tra loro gli animali giganti, evento che a sua volta ha permesso la evoluzione dei mammiferi, che a loro volta permise l’arrivo degli esseri umani. Così opera l’evoluzione, le più grandi delusioni si trasformano in benedizioni….. Ma quello che sta ponendo realmente a rischio la Terra e l’umanità, il suo sviluppo e il suo benessere, sono gli esseri umani che controllano le decisioni che cadono sulla totalità degli esseri umani, così come tutte le abitudini consumistiche o predatrici della maggioranza. Noi cittadini del mondo siamo sempre di più esposti e sottomessi a politiche e pratiche meschine da parte dei governi e delle impreser che ci controllano, la qual cosa affonda e aggrava i problemi personali di ognuno di noi e quelli sociali, che si traducono in condotte e attitudini, generando un circolo vizioso dal quale è imperativo uscire…. La società è il riflesso dei suoi individui, che significa che siamo noi, gli individui che dobbiamo realizzare i cambi che trasformeranno la nostra società affinché essa si veda condotta in base ai più alti standard etici e morali che assicurino il suo corso e il benessere. Non è questione di calendario nè di eventi esterni o formule magiche, il cambio che si anela deve prodursi nel qui e ora, dall’interno, attraverso la volontà umana. La trasformazione deve essere individuale perchè possa avvenire nell’area sociale e planetaria. L’evoluzione è il mezzo attraverso il quale si realizza la creazione. Non ci sono scorciatoie, né sarebbero positive per il processo, eliminare tappe, (tipico delle nuove tecnologie e del pensiero moderno). La natura si rivela così. E come lo segnala il libro di Urantia, l’umanità p appena agli inizi della sua evoluzione, ha ancora un lungo cammino da fare per raggiungere pienamente la sua realizzazione, l’attualizzazione delle sue potenzialità. Il conforto materiale è solo una tappa, ma non è l’obiettivo della riuscita. Le sfide sono enormi, ma le ragioni per affrontarle sono ancora più importanti e trascendenti, ossia quello che fa del processo evolutivo una vera avventura piacevole e stimolante. Noi umani siamo i soggetti, coloro che fanno la storia. Gli obiettivi devono stimolare il meglio in ogni essere a aprono l’opportunità di apportare il meglio di ogni essere e di ogni situazione. Il futuro è provvisorio, non si conclude nel tempo di una vita: il cambio è possibile e la coscienza aumenterà. Quando i movimenti millenaristi di ogni tempo hanno annunciato il Gran Finale, con lo scorrere del tempo, gli avvenimenti di questo particolare momento acquisivano altre proporzioni, ed è facile riconoscere che la evoluzione è formata da cambi e che una nuova tappa sempre supera in coscienza quella precedente. Il calendario Maya conosciuto come Il Conto Lungo, opera nella stessa maniera. IL CALENDARIO MAYA E IL CONTO LUNGO
Oltre i calendari solari e rituali che si usarono in tutto centro america, i maya hanno creato e impiegarono altre maniere di computare il tempo, come il chiamato Conto Lungo e il Conto degli 819 giorni.
Il conto lungo si è usato principalmente nell’epoca classica, tra i secoli III E e X D.C. e fu decifrato nel secolo passato grazie al lavoro di diversi investigatori. La sua correlazione con il calendario gregoriano è ancora in discussione. Il Conto Lungo una sistema che accumula i giorni, organizzati in cicli, a partire da una data iniziale che gli investigatori hano ubicato tra l’11 e il 13 di agosto dell’anno 3114 a.C., data che, secondo i miti, si realizzò questa ultima creazione, E’ importante sottolineare che il Conto Lungo opera in accordo con la matematica Maya che è vigesimale e posizionale e che è composta da cicli che al completarsi, si aprono a un seguente ciclo.
Completandosi 20 giorni si forma un mese e si apre il ciclo dei mesi, al completarsi questo si apre il ciclo degli anni e così i cicli successivi; il Katun che comprende 20 anni, il Baktun che consta di 20 Katunes che equivale a 400 anni; il Piktun che conta con 20 Baktunes, circa 8000 anni; il Kalabtun che equivale a 20 Piktunes, ossia 160.000 anni; il Kinchiltun che comprende 20 Kalabtunes, che si traduce in 3.200.000 anni; e l’Alawtun di 20 Kinchiltunes che sono 64.000.000 anni, e così all’infinito…. È come constaterete un calendario che non può terminare….. I maya annotavano i cicli in maniera verticale. Attualmente i mayisti, investigatori specialisti in materia, usano annotazioni orizzontali dove ogni posizione indica un ciclo. Per esermpio, la data che si scrive: 9.16.2.3.1. indica i giorni che sono trascorsi tra la data iniziale del 3113 A.C., cioè che si sono accumulati 9 cicli di Bactunes, 16 di Katunes, 2 di Tunes, 3 di Winales e 1 di Kines o giorni. Questo significa che si sono accumulati1.411.981 giorni, che corrisponde all’anno 754 D.C.. Nel 2012 si conclude il Baktun 12 e si apre il Baktun 13. Questo non implica che lì termina il calendario, come alcuni investigatori erroneamente sostengono. Incluso non ci sono indizi che segnalino che i maya abbiano concepito quello che è chiamato il Gran Ciclo dei 5129 anni che sarebbero trascorsi a partire dalla data di inizio nel 3114 A.C. fino al 2012.
Tutte le evidenze confermano che il Conto Lungo continua oltre il Baktun 13, fino a completare i 20 Baktunes, con i quali si apre il seguente ciclo, chiamato Piktun che comprende 8000 anni, che avverrà nel 4772 D.C.
Sappiamo che questo è così e che i Piktunes sono formati da 20 Baktunes non solo grazie alla matematica vigesimale che lo sostiene ma anche per i riferimenti di ordine cronologico come il ritrovamento in uno dei pannelli del tempio mortuario del re Pakal in Palenque, sopra menzionato, dove in un passaggio registrato in scrittura jeroglifica, si afferma che dopo 80 cicli di 52 anni dalla data di ascensione del re Pakal al trono(avvenuto nel 615 d.C.)sarebbero passati otto giorni dopo l’arrivo del primo Piktun, cosa che non lascia spazio a dubbi al fatto che il Piktun contiene 20 Baktunes e che non si ripeterà fino al 4772 D.C.
La confusione si originò a causa della incomprensione di alcune iscrizioni, come la facciata di una estele di Coba nella penisola di Yucatana, dove appare un testo che registra l’evento mitico in cui si dà inizio alla attuale creazione. In tutti i miti di questa indole e di qualunque cultura, sempre c’è una differenza tra il tempo degli Dei, denominato illo-tempore, e il tempo degli umani. I maya fano riferimento alla formula dei 20 cicli chiusi in 13 per descrivere quello che denominiamo ill-tempore, l’eternità, dove il tredici, che in Maya si dice Oxlajun, manca di valore matematico, ma che si impiega come simbolo sacro, la completezza e la abbondanza. Così gli antichi maya trasmisero la dimensione cosmica nella quale gli eventi descritti sono avvenuti, cioè l’eternità, dove il tempo non si muove. È una maniera non solo poetica ma precisa per contestualizzare la narrazione di u evento mitico e separare il tempo degli dei da quello degli umani. Dopo questo evento, secondo le iscrizioni, il conto inizia a corrente in cicli di 2’, dando inizio al calendario che regola la vita degli uomini a partire da allora e che si basa nel nel winail 20, da winik che significa persona, come venti sono le dita che possiede un essere umano e che può usare per contare. È il conto che attualmente continua e che non termina nel 2012, stiamo solo per arrivare al Baktun 13. Dobbiamo completare i 20 e questo succede nel 4772. LE PROFEZIE MAYA “VERE” La cosmogonia e i mieti maya conservano insegnamenti filosofici e qualità pratiche, gli scritti e le inscrizioni rivelano conti e cerimonie che segnalavano gli eventi importanti e organizzavano la vita rituale e i cicli agricoli, ma non commentavano profezie per questo nostro tempo. Sono scarse le fonti scritte che parlano sulle profezie degli antichi maya. La fonte più importante è quella che si trova contenuta nei libri profetici coloniali scritti in lingua maya conosciuta come I libri di Chilam Balam, i quali sono riproduzioni di testi più antichi, dove in ogni copia si attualizzò la informazione e i riferimenti, approssimativamente fino al secolo XVIII, ma neanche lì si trovano allusioni a queste profezie moderne sul 2012.
L’unica cosa che si conosce sono gli auguri intorno al Katun 4 Ajaw, periodo che si ripete ogni 256 anni, dentro a un sistema che si conosce come il Conto Corto o Ruota dei Katunes, la stessa che si impiegò come grande struttura temporale per registrare il tempo, gli eventi storici, le profezie e i rituali. Il suo uso aveva implicazioni politiche e religiose. Tutti i Katunes terminano in un giorno Ajaw, l’unico che cambia è il numero. Il Katun del 2012 è un Katun 4 Ajaw. Questo stesso Katun si è ripetuto nel 1244, nel 1500, nel 1756 e ora nel 2012.
Non si tratta di un Katun di rilevante importanza, come lo sono stati i Katun 8 Ajaw, per esempio, che hanno significato eventi importanti nella storia degli antichi maya….. ___________________________________________________________________________________________________________________________
traduzione dallo spagnolo Alessandra Comneno
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